Le abitudini sono tra i principali nemici della nostra crescita.

Sei mai andato in palestra? Suppongo di si. E cosa hai fatto la prima volta che ti sei iscritto e hai frequentato? Arrivato nello spogliatoio, ti sei cambiato ed hai messo la borsa in un armadietto, che avevi trovato libero. E quando, dopo un po’ di volte che utilizzavi quell’armadietto lo hai trovato occupato, cosa ti sei detto? “Me l’hanno rubato! Era il mio!” 

Per carità, le abitudini ci semplificano anche la vita. Anche i nostri schemi mentali, i nostri comportamenti, e le cose che conosciamo sono abitudini. Grazie a loro, non siamo costretti a mettere in discussione ogni volta le nostre azioni. Il lato negativo di questa cosa è che esse ci impediscono di cambiare, di crescere, di vedere le cose anche da un altro punto di vista, che non è quello abituale. A volte ci impediscono di fare cose nuove, di sperimentare nuove soluzioni, di acquisire nuove conoscenze. Se vogliamo imparare e crescere non possiamo rimanere nella nostra zona di confort, ma dobbiamo uscirne fuori, sviluppando nuovi schemi di pensiero. Dobbiamo però essere disposti ad accettare un minimo di disagio iniziale. Il risultato è che, fatto ciò, improvvisamente, quelle cose che prima ci sembravano difficili, ora entrano a far parte del nostro comportamento. E il disagio che prima provavamo, lentamente sparisce. Alla fine, quella cosa che prima ci sembrava difficile da fare, ora non lo è più.

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