gli articoli del blog

A volte manca la voglia di fare le cose.

crescita

Cosa puoi fare quando ti manca la voglia, ma devi fare le cose?

Dopo aver trascorso una notte non proprio tranquilla, stamattina, suonata la sveglia,  sono rimasto a letto. Quando ho deciso di alzarmi, mi sono ricordato che avevo preso l’impegno con me stesso di fare attività fisica tutte le mattine. E’ un lavoro che porto avanti ormai da quasi un mese. Ma non ne avevo voglia.

Meglio l’obbiettivo o lo scopo?

E’ meglio lavorare sull’obbiettivo o lavorare sullo scopo?

Riflettevo sul fatto che si dice spesso che bisogna lavorare per degli obbiettivi che devono essere motivanti. Ma gli obbiettivi, a pensarci bene, sono delle immagini statiche. Sono il risultato finale di un percorso. E’ qualcosa che vediamo davanti a noi e che rappresenta il risultato. Probabilmente dobbiamo impostare il tutto partendo da una domanda: perché vogliamo raggiungere quel risultato? Qual’é lo scopo? Lo scopo ci dà la spinta ad agire, è lo stimolo che ci spinge continuamente ad andare avanti e a non fermarci, che ci dà l’energia giusta per partire e puntare al risultato finale, che è l’obbiettivo.

Domande utili, inutili, funzionali e limitanti

perché, utile, inutile, funzionale,limitante

Spesso ci poniamo domande del tipo: “Perché non riesco a portare a termine le cose che dico di voler fare?” oppure “perché capitano tutte a me?”. Altre volte ci diciamo invece: “Perché quando riesco a fare cose che pensavo di non essere in grado di fare mi sento soddisfatto? Oppure “perché quando sono in compagnia di persone entusiaste e motivate mi sento bene?” In base a queste domande ci daremo poi delle risposte, che saranno però completamente diverse. Se ci troviamo in uno stato negativo, come nei primi esempi, ci daremo risposte demotivanti, tipo: non sono costante, non ci riesco, non sono all’altezza della situazione, perché sono sfigato, gli altri sono migliori di me, e così via. Quando invece ci troviamo in uno stato positivo, le risposte che ci daremo saranno indirizzate a rafforzare le nostre qualità, tipo: perché sono bravo, perché sono sensibile, perché so fare le cose, perché mi impegno, perché gli altri mi danno energia, ecc. Si tratta in qualsiasi caso di credenze che abbiamo fatto nostre nel tempo, negative e poco utili nel primo caso, e positive e funzionali nel secondo. Cosa ci insegna questo? Che dobbiamo imparare a chiederci il “perché” delle cose solo quando ci troviamo in uno stato positivo. E questo ci permetterà di sentirci bene e motivati a proseguire nel nostro lavoro.

Ci deve essere coerenza tra quello che dici e quello che fai. Questo ti farà sentire orgoglioso di te ed anche felice.

Ci deve essere coerenza tra quello che dici e quello che fai.

Ma quanto è bello aiutare gli altri a stare meglio! Mi sono preso l’impegno di dare una mano ad una persona di un gruppo. Aiutare le persone solo con dei messaggi è difficile, anche perché serve il contatto, quantomeno quello vocale. Ma è una situazione nuova, che mi stimola a provarci. Sicuramente più avanti ci sentiremo telefonicamente. Ma il fatto di allargare la mia personale zona di confort mi spinge a farlo.  E poi, il bello di questa cosa, almeno per me, è quello che ciò che dico agli altri mi serve anche da stimolo per essere coerente e fare anche io la stessa cosa. E quindi a migliorarmi. E questa situazione l’ho sperimentata anche scrivendo e rileggendo il mio libro. Se dici poi devi fare

Comportamenti e consapevolezza.

Stamattina ero al mare. Camminando sul bagnasciuga ho incontrato un’amica. Mentre parlavamo le arriva una chiamata sul cellulare. Terminata la telefonata riprendiamo il discorso interrotto. Tra le tante cose mi dice anche che gli si erano cancellate quasi tutte le foto fatte di recente, e non sapeva come mai gli accadevano queste cose strane.

Impegni e risultati.

cosa avrei potuto fare se avessi tenuto a mente giorno per giorno tutti gli impegni che mi ero preso?

Stamattina ho deciso di riprendere in mano la situazione, riprogrammando la mia vita. Ho aperto il raccoglitore dove metto il materiale di crescita personale, e ho dato uno sguardo al suo interno.

Così ho ripreso in mano gli appunti dell’ultima versione aggiornata del mio “leadership seminar” e sono andato a rileggermi gli impegni presi alcuni anni fa, con le relative scadenze.

I limiti che ci diamo spesso diventano anche i nostri limiti mentali.

I limiti che ci diamo spesso diventano anche i nostri limiti mentali.

Stamattina, mentre facevo un po’ di ginnastica dopo la sveglia, riflettevo su come spesso i nostri pensieri guidano poi l’azione. Durante la ripetizione degli esercizi mi capita ad un certo punto di pensare: oggi non ce la faccio ad arrivare alla fine!

Hai deciso di smettere di fumare ma non sai come fare?

Allora, armati di tanta buona volontà e rispondi alle domande che sto per porti. Alcune di queste potranno metterti un po’ in difficoltà, farti fare un pizzico di fatica in più, rispetto alla normale lettura. Questo è il prezzo minimo che dovrai pagare per raggiungere il tuo risultato.