I limiti che ci diamo spesso diventano anche i nostri limiti mentali.
Stamattina, mentre facevo un po’ di ginnastica dopo la sveglia, riflettevo su come spesso i nostri pensieri guidano poi l’azione. Durante la ripetizione degli esercizi mi capita ad un certo punto di pensare: oggi non ce la faccio ad arrivare alla fine!
Allora, armati di tanta buona volontà e rispondi alle domande che sto per porti. Alcune di queste potranno metterti un po’ in difficoltà, farti fare un pizzico di fatica in più, rispetto alla normale lettura. Questo è il prezzo minimo che dovrai pagare per raggiungere il tuo risultato.
In questo periodo ho poco tempo a disposizione. Ma per fortuna la mente continua a rimanere focalizzata sulla mia crescita personale. Piano piano mi sto abituando a non giudicare le persone per i loro comportamenti. Una volta, se un’auto mi tagliava la strada reagivo con parolacce. Adesso, anche se sul momento mi viene da rispondergli in malo modo, mi dico subito: se è passato, probabilmente ha pensato di poterlo fare e magari di non arrecare danno. E così svanisce subito il mio momento di rabbia.
Ieri sera, dopo qualche mese che mancavo da Facebook per vari motivi, ho ricevuto un messaggio da una ragazza, che mi diceva: Michele, come stai? Si ricordava di me e del mio intervento in aula, durante un corso fatto a Riccione. Questa cosa mi ha fatto venire in mente che, da quella volta, molte persone mi conoscono, e con esse si è creato anche un bel rapporto. Spesso mi dicono: “Mi ricordo, tu sei quella persona che era davanti a me (oppure di fianco), che ha avuto il coraggio di alzarsi e di parlare di se e dei propri sogni”.